Ma prima o poi….

Ma prima o poi….già, prima o poi le cose cambiano, non poteva durare a lungo ignorare fare finta di niente, andare avanti come se nulla fosse. E tutto incominciò a venire alla superficie quando Corinne incontrò Lydia Bethune, Marianne era stata vista ( le riferì ) in una chiesa distante da lì e non solo, aveva saltato anche la scuola, e lei la madre doveva venirlo a sapere da un’estranea….ma la colpa era solo la sua

Ma prima o poi....

Ma prima o poi…..

Facciamo un passo indietro, Marianne era l’unica femmina e doveva essere per quei genitori tra gli altri figli maschi la figlia miracolosa, lei la femmina si rivelò subito docile amabile, un neonato amabile, anche i maschi erano amati naturalmente ma in modo diverso, Marianne era diversa.

La piccola era bellissima, sempre sorridente,e quando Judson era piccino era lei che se ne prendeva cura.

Non sapevo. Dio mi aiuti. Non ho capito. Però penso che in parte debba essere stata colpa mia. Sono sua madre, deve essere stata in parte colpa mia. Aspetto. Dio, spero di capire.

E’ vero, da domenica c’era qualcosa che non andava rifletteva la madre fra sé e sé e la sua non era stata esattamente fiducia ma una folle sottile paura di scoprire, e poi Corinne, per liberarsi quasi da quel peso se l’era presa  con Patrick…possibile che il fratello sempre così attento e sensibile non si fosse accorto che la sorella non era a scuola, facevano lo stesso tragitto dopotutto….

Ma, si diceva, era sicuramente una brutta influenza, e poi negli ultimi periodi con i preparativi del ballo. con gli impegni della scuola la ragazza si era sicuramente affaticata e trascurata troppo, ma lei Corinne sapeva che non era così, sarebbe stato un sollievo un enorme sollievo se i motivi fossero stati quelli, ma la verità purtroppo era di tutt’altra pasta.

Perché non ho visto i segni? sono stata cieca? sono cieca?

Quanto avrebbe voluto che il marito, il padre non venisse a sapere..

Lo aspettò nel granaio e con un filo di voce

….E’ Marianne, tesoro. Le è successo qualcosa……e lui, il padre di una meravigliosa creatura di soli diciassette anni già, prima ancora delle parole, sapeva……

Fu solo di fronte al dottor Oakley, rassicurante medico di famiglia, che a piccoli tasselli incominciò a venire fuori qualcosa, Marianne aveva bevuto quella sera, forse per questo i suoi ricordi non erano del tutto affidabili, però qualcuno le aveva fatto del male di questo era certa ma lei non voleva fare il nome del ragazzo, la colpa era d’entrambi, in qualche modo se l’era anche cercata…e poi la verità….la visita…..la ragazza era stata stuprata.

Questo Corinne raccontò al marito, tutto da lui si aspettava come reazione, ma non quella fu come se qualcuno gli avesse preannunciato la sua morte imminente, la lasciò parlare, muto….sulla porta del granaio stava Patrick ad osservare la scena, impietrito.

Vi lascio immaginare in che modo potrà andare avanti la storia, che piega potrà prendere da questo momento in poi la vita di questa famiglia, amata rispettata portata ad esempio ed invidiata anche. Gli amici, si sa, si dovrebbero trovare al momento del bisogno ma esperienza insegna che non sempre è così o forse mai è così….

Ogni personaggio agirà, reagirà in modo differente, e quella bellissima solare fusione, quel tutt’uno che contraddistingueva questa famiglia sembra sgretolarsi, poco alla volta ognuno in modo prima impercettibile poi in maniera più forte e decisa prenderà strade diverse, fratelli genitori seguiranno direzioni differenti cambiando modo di pensare di vivere le emozioni di interagire tra loro…non sarà più come prima.

Desiderio di vendetta, rabbia dolore rassegnazione comprensione vergogna tanta vergogna, incredulità, senso di colpa,…. tutto quanto può essere e può fare parte dello spirito umano lo respireremo tra le righe delle prossime pagine, stiamo come potrete vedere calandoci completamente in questo dramma che porterà qualcuno ( la persona più debole? o forse più sensibile e fragile? o forse quella che amava di più o in modo diverso? o semplicemente chi racchiudeva in sé tutto questo e ben di più? ) alla completa autodistruzione, e trascinerà in questo vortice e con sé anche chi più gli era caro al mondo, ognuno in maniera diversa.

E ciascuno di loro, piano piano, quasi in una strada in discesa si sentirà come trasportare in un inevitabile susseguirsi di cambiamenti a vivere in modo differente, a non essere più un tutt’uno, quasi a non riconoscersi più….”quella cosa” li aveva resi individui quasi non più i membri della famiglia Mulvaney.