Due o tre cose che so di sicuro ( Dorothy Allison )

Due o tre cose che so di sicuro ( Dorothy Allison ) se dopo poche righe, poche pagine diminuisce il desiderio di continuare, per chi come me può stare sul libro fino a tarda notte, vuol dire che ( e parlo per i miei gusti personali naturalmente) c é qualcosa che non va.

Difficilmente abbandono una lettura, poi questa è anche breve se vogliamo, per cui sono andata alla fine cercando disperatamente di poter cambiare idea.

Conclusione? mi ha lasciato quasi una sensazione di fastidio.

Ripeto, impressione assolutamente personale, forse non é nelle mie corde o io non sono nelle corde dell’autrice.

Voglio sperare che fossi forse in una situazione no, nel momento meno adatto, a volte si può non essere predisposti per un certo tipo di lettura per cui mi riprometto di rileggerlo ( se non mi costerà troppa fatica) e soppesarlo più avanti,  entra infatti nella mia natura trovare sempre qualcosa di bello in ogni lettura che faccio.

Con questo non voglio dire che non sia un testo valido, non ho preparazione né competenza in merito per potere giudicare in questo senso. D’istinto l’impressione  da semplice lettrice mi ha lasciato turbata, un po’ perplessa.

Forse il modo d’espressione che nella sua onesta brutalità, è graffiante e lascia il segno.

Se le stesse identiche cose fossero state dette con toni differenti mi avrebbero portato a soppesare di più, ad entrare maggiormente nella psicologia della scrittrice, troppo cruda in certi momenti ma non sarebbe stata lei diversamente e, di certo,  era proprio questo il messaggio che voleva farci arrivare.

Può essere anche che certe sfumature certe cose sottintese non mi siano arrivate o mi siano giunte  distorte. La mente umana è infinita ed altrettanto infinite sono le possibilità di esprimere ciò che passa per la testa di una persona, una donna che si impone di vivere una vita non sua o perlomeno camuffata.

Da leggere? da non leggere? nel mio caso è pure sempre costruttivo imbattersi in qualcosa che non appaga fino in fondo o che ( mi scuso per questo ) non mi è arrivato nella sua essenza,  nella sua intrinseca finalità.

Perché costruttivo? perché ti fa ragionare,  ti fa pensare, ti poni tante domande e ti fa venire il desiderio di tenerlo lì a portata di mano, di risfogliarlo qua e là e scoprirne ( BEN VENGA ) il vero effetto che avrebbe dovuto giungere al lettore.

 

Due o tre cose che so di sicuro ( Dorothy Allison )

 

Due o tre cose che so di sicuro ( Dorothy Allison )

E’ un album di ricordi, storie passate della sua famiglia, fotografie, storie di uomini ma soprattutto  di donne bistrattate.

Tutte le donne della sua famiglia hanno vissuto di compromessi pure nella loro determinazione, scelte dagli uomini con lo stesso approccio che si tiene nello scegliere una macchina.

Due o tre cose che so di sicuro, 1) la storia della madre Ruth bellissima donna che maschera la sua disperazione con un pesantissimo trucco ed un’acconciatura perfetta, 2) la zia che dopo trenta anni ancora non le crede, non può il suo patrigno uomo bellissimo e gran lavoratore avere abusato di lei all’età di cinque anni 3) confessioni in tarda età delle sorelle Wanda e Anne.

Ed arriviamo alla confessione della sua omosessualità negando potesse essere la conseguenza dello stupro subito, quando le si chiede come e quando se ne fosse accorta la risposta è breve sintetica concisa essenziale ” quando mi sono innamorata di una donna”

A domande dirette risposte disarmanti, crude, secche le sole possibili ( forse proprio questo è quello che mi ha toccato in modo fastidioso) secondo lei.

Praticamente viene descritta una vita divisa in due, l’infanzia caratterizzata da quanto abbiamo già detto, poi  l’avere imparato ad usare il fucile, aver martoriato il proprio corpo con lezioni di karate, essersi quasi distrutta da relazioni con donne, relazioni che non avevano un senso.

La seconda è quella della ricostruzione, la rabbia lascia il posto ad una maggiore coscienza di sé, al naturale intimo desiderio di incominciare a volersi bene riprendendo in mano la sua esistenza nella convinzione che, prima o poi  anche se a fatica, tutti ci si riesce.

Provocatorio, ricco di  contrasti e brutale nella sua disarmante esposizione,  questo romanzo autobiografico pieno di ricordi descrive una realtà in cui bellezza e dolore, amore e crudeltà, sconfitta e rivalsa sono una sola cosa, l’una richiama inesorabilmente l’altra.

Il linguaggio è essenziale tagliente, ridotto quasi ai minimi termini, come la descrizione di tutta la sua vita, dei suoi stati d’animo è ridotta all’osso.

Sicuramente di fortissimo impatto, con uno stile diretto, ruvido, per certi versi eccessivo e per questo per alcuni come me disturbante.