L’Amore Paziente ( Anne Tyler )

L’Amore Paziente ( Anne Tyler ) ancora una volta la storia si svolge a Baltimora, il testo ha inizio con l’arrivo lì delle due sorelle Amanda e Laura, per il funerale della madre.

Già da questo momento si incomincia ad intravedere il carattere di uno dei protagonisti principali, il fratello Jeremy trentottenne scapolo, nevrotico, vissuto per tutta la vita con la madre di cui era il pupillo da lei oltremodo viziato in maniera soffocante, cresciuto in un mondo tutto suo completamente staccato dalla realtà, alieno quasi da ogni concreto contatto, pieno di paure e fobie.

Paura della gente, terrorizzato dallo squillo del telefono, incapace di svolgere la più semplice delle azioni in maniera autonoma, soffocato da troppe attenzioni che lo resero insicuro e fragile,  vissuto all’ombra di una pesante onnipresente opprimente figura materna.

Il posto che conosceva meglio? oltre la sua casa il suo isolato, al di là di questo c’era tutto un mondo pericoloso ignoto che lo terrorizzava al solo pensiero.

I suoi monotoni giorni trascorrono nella sua minuscola stanza dove, e solo lì, si sente al sicuro e protetto dedito alla realizzazione di strampalate sculture, servendosi ed unendo assieme gli oggetti più disparati e strani, questa era la sua “arte”, questi erano i momenti del suo vissuto irreale. Il resto, quello che di vero lo circondava era solo un contorno.

Un salto qualitativo, un carico difficile quasi impossibile da sopportare è il “dopo” , il dopo dalla perdita della madre.

Si trova infatti ad essere l’unico erede della piccola pensione che dovrà in qualche modo gestire con tutto quanto la cosa comportava . Mirabile il modo in cui vengono descritti i coinquilini, analisi psicologica fine sottile a volte ironica e maliziosa dei caratteri di ognuno e dell’atmosfera quasi palpabile che la scrittrice riesce a creare e a fare trapelare da ogni pagina.

Mary a un certo punto, quando il suo lasciarsi andare stava ormai arrivando agli estremi, sembra essere la sua ancora di salvezza.  Scappata dal marito con la figlioletta ed un compagno da cui poi verrà lasciata lo aiuterà a risollevarsi da quella apatia

Colpo di fulmine si potrebbe dire da parte di lui, un affettuoso accomodamento almeno all’inizio da parte della ragazza che finirà poi col ricambiare piano piano i suoi sentimenti.

Era e rimase per molto tempo un rapporto strano da cui nacquero cinque figli, senza matrimonio non avendo ottenuto il divorzio dal marito, rapporto in cui si distingue più la madre che la compagna e della cosa Jeremy, eterno bambino, col tempo comincia a risentirne e  chiudersi di conseguenza sempre di più in se stesso.

Finalmente arriva quel “giovedì”, giorno in cui avrebbero potuto sposarsi ( dopo l’avvenuto sospirato divorzio) ma lui che fa? perso tra le sue sculture le sue strambe fantasie se ne dimentica! E da qui al crollo di tutto il passo è breve. Di prima mattina la ragazza, facile agli abbandoni e cambiamenti, offesa dispiaciuta amareggiata se ne va alla chetichella, con tutta la sua figliolanza, a vivere in una squallida baracca chiesta in prestito ad un amico.

Dopo un periodo buio, in preda alla più profonda abulia cui nemmeno le attenzioni interessate della giovane Olivia valsero a qualcosa, Jeremy si fa forza, sembra rinascere anzi a nascere per la prima volta, combattendo a fatica paure e fantasmi va a cercare compagna e figli, ma la sospirata conciliazione non avviene.

La ragazza in tutto quel periodo era riuscita a dimostrare a se stessa che finalmente avrebbe potuto farcela da sola, non dipendere più da nessuno, genitori, mariti, o compagni/amanti vari, aveva un lavoro e poteva bastare a se stessa.

Questo avrebbe comportato sacrifici, i figli avrebbero potuto anche vivere una vita migliore ma lei finalmente aveva conquistato la sua libertà.

A lui non resta che tornare alla pensione, ritornare alle sue abitudini a “vegetare” per gli ultimi anni della sua vita!

L’Amore Paziente ( Anne Tyler )