La Danza dell’Orologio ( Anne Tyler)

La Danza dell’Orologio ( Anne Tyler)  delizioso si legge che è un piacere, forse il migliore dei tre che ho letto della stessa autrice.
Riga per riga, parola per parola si entra quasi ” fisicamente” nella storia.

Dopo un centinaio di pagine non un senso di noia, di stanchezza…ogni personaggio sembra uscire da quei fogli, ricco di dettagli sottili nella descrizione, ti sembra di conoscere da sempre quelle figure, persone di tutti i giorni, con i problemi che il vissuto di ognuno porta naturalmente a dovere affrontare inevitabilmente momento per momento.

” Per comprendere a fondo il senso della vita quotidiana bisogna leggere Anne Tyler. Nessuno come lei sa raccontare le persone comuni e i loro segreti. La danza dell’orologio è un libro meraviglioso.

  THE TIMES

Tutto o quasi è incentrato sulla vita di Willa Drake che, a differenza della sorella Elaine, ha fatto della sua vita fin da bimba un mondo di razionalità, sempre affidabile, accomodabile all’insegna del sì anche quando tutto il suo essere, tutta se stessa gridava no.

Una scusa per capire comprendere accettare tutto e tutti era sempre lì pronta per il buon vivere, per la pace onde evitare inutili scontri o parole di cui poi si sarebbe pentita.

Sicuramente una naturale reazione ai comportamenti irruenti,  violenti se vogliamo ed inaspettati della madre che, senza un valido concreto motivo, se ne andava via lasciando le due bimbe in balia di se stesse,  incredule col senso di colpa per quell’immotivato abbandono e che, per fortuna, potevano affidarsi ad un padre sempre presente maturo ed affettuoso!

Ecco, lei era quella che non era stata la madre!!! Da qui ad un matrimonio forse affrettato, da qui a ” viziare giustificare” sempre e comunque” i comportamenti spesso indifferenti scapestrati egoistici dei due figli maschi il passo è breve.

Difficilmente agiva in prima persona, le sue scelte erano spesso e volentieri il frutto delle decisioni dei desideri degli altri.

Ma non sempre tutto è per sempre, una natura un essere soffocato represso ma intelligente consapevole stanco prima o poi emerge, viene allo scoperto, sceglie di vivere la sua vera vita, sceglie di gioire dei suoi veri desideri.

C’è un momento dell’esistenza in cui tutto può cambiare in cui, aiutati dal caso dal destino, possiamo scegliere o meno di accettare l’opportunità che ci viene offerta, a lei bastò una telefonata di una donna sconosciuta da Baltimora, dove viveva e lavorava Sean uno dei suoi due figli per uscire da quella specie di letargo.

Da qui il cammino graduale verso la rinascita. Decide impulsivamente di partire, da un “equivoco” che si guarda bene dal chiarire sceglie d’istinto di gettarsi per la prima volta in una nuova avventura, si troverà in un posto sconosciuto, tra conoscenze nuove, a fare quasi da nonna ad una bimba che nipote non è e a rendersi finalmente conto di aver trovato, non più giovanissima,  il suo mondo tra persone semplici che avrebbero potuto diventare la sua vera famiglia.

Qualcuno aveva finalmente bisogno di lei o meglio del suo affetto, del suo senso dell’altruismo, della sua predisposizione verso gli altri, delle sue intelligenti chiacchierate e timidi consigli, della sua presenza, finalmente qualcuno l’avrebbe considerata e amata come solo suo padre era riuscito a fare…..

Il tentativo di rientrare, di tornare da Peter il suo secondo marito rimarrà solo un tentativo, acquistata sicurezza fiducia in se stessa, determinata come non mai farà felicemente e consapevolmente ritorno in quel rione tanto semplice quanto vero, dai suoi nuovi affetti tanto semplici quanto genuinamente veri, aveva ritrovato se stessa.

 

                                                  La Danza dell’Orologio ( Anne Tyler)

 La Danza dell'Orologio ( Anne Tyler)